Oggi, 14 febbraio, visitiamo Marbella, che raggiungiamo col bus.
In centro ci accolgono i giardini,con le panchine
in ceramica colorata.
Ci sono negozietti da leccarsi i baffi!
Entriamo nel Casco Antiguo.
Le vie strette sono molto molto curate.
L'Alcazar non è completamente conservato: le abitazioni hanno preso il sopravvento.
All'ora di pranzo fa così caldo che ci facciamo tentare dall'invito a mangiare in spiaggia: naturalmente Paella!
Visitiamo due volte Fuengirola: la prima volta la raggiungiamo in
bus, il 15 febbraio, durante il nostro viaggio verso l'Andalusia.
Decidiamo di vedere la città e l’Alcazar. Ripassando di qui, sulla via
del ritorno, sostiamo al Camping Fuengirola, che abbiamo scoperto per
caso passando con l'autobus.
All'andata ci fermiamo al Camping Los Jarales, a Calahonda, comodo al Mercadona e al lungomare.
Percorrendo
tutto il lungomare ci si trova di fronte all'Alcazar, che è circondato
da un grande parco dove si può anche fare sport. E' possibile salire
alla fortezza da entrambi i lati e, al di là, c'è un'area camper.
Girando per la città ci imbattiamo nella Moschea, con il suo minareto.
Questo
trenino rosso permette ai turisti di visitare la città senza stancarsi,
ma noi, ovviamente, la percorriamo in lungo e in largo a piedi.
Questo
è il lungomare. Qui pranziamo e oggi scegliamo un ristorante che ci
alletta con la cucina argentina. Non ci sono sorprese perchè il menù ha
il prezzo fisso.
L'Alcazar si presenta al turista in tutta la sua maestosità.
La foto di questa vetrata rappresenta la Chiesa di Fuengirola,
ricostruita dopo essere stata distrutta durante il regime franchista.
Infine ecco l'Alcazar nel suo spazio interno, fotografato nel corso della nostra seconda visita, il 24/2.
Estepona, 19 febbraio
Franco ed io, nel pomeriggio, abbiamo fatto un giro ad Estepona col
minibus. Una coppia di campeggiatori ci ha offerto un passaggio in auto,
ma Franco ha prontamente risposto: “Non capisco”, così se ne sono
andati. Comunque la città è piacevole, il centro storico valorizzato, il
lungomare invidiabile. Quello nella foto è il monumento alla peseta,
che abbiamo trovato in molte città. Al ritorno l’autista ci ha
gentilmente scaricati davanti al campeggio.
Le aiuole sono un trionfo di colori e piante ornamentali. Non ci sono vandali da queste parti, 😅 per fortuna!
Sulla spiaggia ci sono oasi curate, di tanto in tanto con “lavori in corso”.
Ci siamo fermati al Camping Park Tropical quattro giorni, dal 16 al 19 febbraio.
Nel campeggio c’è una piscina coperta, le aiuole hanno piante tropicali fiorite ed il lungomare è poco lontano.
Franco passeggia tra i bungalow.