Ecco la favola con la traduzione a fronte: A questo punto possiamo iniziare a fare alcune osservazioni incominciando dal titolo: in italiano leggete LA volpe e L'uva, quindi i due nomi sono preceduti dall'articolo determinativo, in latino invece l'articolo determinativo non esiste. C'è tuttavia una preposizione, DE, che introduce sempre l'argomento di cui si tratta. Passiamo ora al testo: Fame coacta diventa "Spinta dalla fame", quindi possiamo osservare che il verbo - spinta (coacta) - si è spostato dopo il nome, perché in effetti la costruzione della frase, secondo le regole del latino, tende a metterlo alla fine della proposizione o del periodo. finale, perché la lingua parlata, il volgare, la lingua del vulgus, cioè del popolo, è diventata via via approssimativa. Una delle difficoltà che incontrerà infatti chi deciderà di studiare il latino, sarà proprio azzeccare la desinenza, cioè l’ultima parte del vocabolo, che varia un po' come in italiano volpe diventa volpi al plurale. In alta vinea si può tradurre in un'alta vigna, che di solito viene raffigurata come un pergolato. Appetebat uvam significa desiderava l'uva. Si può notare la somiglianza con l'italiano appetito, appetibile, che richiamano proprio il desiderio, la voglia di qualcosa.
Una prima proposta di esercizio consiste nel sottolineare tutti i verbi della favola basandosi unicamente sulla traduzione. Può essere più facile se prima si sottolineano i verbi italiani.
Come avrai notato, ESOPO scrisse la favola in greco. Visse infatti intorno al VI secolo avanti Cristo nell'antica Grecia. Lasciamo il greco antico a coloro che decideranno di frequentare il liceo classico.
Di Eutropio ci è pervenuta una storia di Roma dalla fondazione della città al IV secolo dopo Cristo. Come potete leggere su Wikipedia, il Breviarium ab urbe condita, in dieci libri, è un compendio (breviarium in latino indica una stesura di sintesi) della storia romana, dalla fondazione di Roma fino alla morte di Gioviano, avvenuta nel 364. L'attenzione dell'autore è concentrata più agli avvenimenti di politica estera, alle campagne e alle guerre di conquista, che alla politica interna. Gli ultimi quattro libri, dedicati alle vicende imperiali, offrono, però, interessanti ritratti dei sovrani. Le fonti utilizzate da Eutropio sono varie: tra gli altri: Tito Livio e Svetonio.
Proviamo a leggere questo testo sempre tenendo presente che AE è un dittongo e si pronuncia E. Ancora una pagina di prosa, una pagina di storia romana: questa volta ho scelto CESARE, sì proprio Caio Giulio Cesare, famoso per la conquista della Gallia e pure per essere stato ucciso a pugnalate in una congiura. Tra i congiurati il figlio adottivo Bruto. Nella sua opera DE BELLO GALLICO Cesare narra le vicende della guerra contro i Galli (avete presente Asterix?). Faremo un esercizio di lettura sia del testo sia della traduzione. Dopo faremo chiarezza con alcune osservazioni.
Gallia est omnis divisa in partes tres = La Gallia è tutta divisa in tre parti = L'intera Gallia è divisa in tre parti. Abbiamo letto "nel suo complesso", traduzione che rende meglio l'idea di un vasto territorio diviso in tre parti. quarum unam incolunt Belgae, aliam Aquitani, tertiam qui ipsorum lingua Celtae, nostra Galli appellantur. = delle quali una abitano i Belgi, l'altra gli Aquitani, la terza coloro che nella loro lingua sono chiamati Celti, nella nostra Galli. Hi omnes lingua, institutis, legibus inter se differunt. Tutti costori differiscono tra loro per lingua, istituzioni e leggi.
Il verbo ESSE = Essere al presente indicativo si coniuga così: sum, es, est, sumus, estis, sunt (sono, sei, è, siamo, siete, sono). Omnis è un aggettivo che richiama l'italiano OGNI, ma in linea di massima si traduce con TUTTO/A/I/E.
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