Dipendenza
“Dipendenza = esigenze chimiche che non sappiamo controllare” è scritto sul blocco appunti di Anna. Ha visto il film “Bleep. Ma che Bip sappiamo veramente!?” su Youtube prima di addormentarsi, ieri sera, ma non ricorda di aver preso appunti. Forse si tratta di una coincidenza. Il film del 2004 per certi aspetti ripete discorsi ben noti, come la descrizione dettegliata relativa all’esperimento dell’acqua modificata dall’intenzione, effettuato in Giappone, ma come possiamo dimenticarcene così spesso? Perché non usiamo l’intenzione? Perché ci dimentichiamo di vivere consapevolmente? E se siamo caduti nel circolo vizioso della dipendenza che cosa ci impedisce di volere la guarigione? La mente? Anna è ormai pronta per uscire e raggiungere la sede del corso. Decide di portare con sé quel blocco di appunti. Forse conterrà altri spunti di riflessione che per troppi mesi sono rimasti a riposare. E’ ora di riprenderli in mano e di darsi da fare per essere concretamente di aiuto.
In metropolitana controlla gli argomenti che verranno sviluppati nei prossimi incontri. Tra gli altri spicca una relazione sugli animali nel ruolo di collaboratori fedeli, ma anche insegnanti e guaritori. Piacerebbe anche a Camilla, che li ama profondamente. Non l’ha più sentita da quando si sono lasciate a Torino e si ripromette di chiamarla la sera stessa. Se il relatore che presenterà gli animali in questo ruolo sarà competente e chiaro, le invierà la sintesi dell’intervento e magari qualche passo registrato. A lei interessa relativamente questo argomento, ma Camilla ne farà buon uso.
Giunta a destinazione, prende posto incurante del brusio e dei movimenti di assestamento di chi le sta intorno. Ha da sempre il dono di estraniarsi da quanto, attorno a lei, potrebbe risultare fastidioso, quasi fosse avvolta da una protezione isolante.
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