giovedì 13 gennaio 2022

Specchio


 

    Specchio







Dopo che la psicoterapeuta ha fornito tutte le spiegazioni relative alla “Legge dello Specchio” c’è una pausa di riflessione, al termine della quale i presenti sono invitati ad una esercitazione: dovranno cercare nel proprio vissuto situazioni in cui sembra loro essersi manifestata, quantunque non siano stati in grado di coglierla.

Ho sentito parlare della ‘Legge dello specchio’ secondo cui ci danno fastidio nelle altre persone quelli che in realtà sono nostri difetti, quelli che non vogliamo ammettere, riconoscere, che anzi neghiamo persino a noi stessi. Mi è capitato di cogliere qualche manifestazione di tale legge nel mio compagno di vita, oppure in mio figlio. Quando quest’ultimo mi si rivolta contro – letteralmente – accusandomi di non riconoscergli l’anzianità e l’esperienza acquisite nel gestire la propria attività lavorativa, mi viene naturale scusarmi, spiegargli che non ho alcuna pretesa di interferire, di saperne più di lui, ma sono condizionata da un’esperienza negativa che ho attraversato quando il Fisco ha richiesto tasse non dovute per entrate dichiarate da altri in modo falso e truffaldino. Sono esperienze che generano ansia, ci ho pianto su persino negli uffici dell’Agenzia delle Entrate, mi sono battuta per la verità, ma non è successo niente. Né nel bene, né nel male, per fortuna. Abbiamo continuato la nostra vita.

Comunque, riportando il discorso alla Legge dello Specchio, mi viene troppo naturale dire a chi mi sta vicino, anche occasionalmente, cosa deve o non deve fare. E tutti mi rimettono al mio posto in modo brusco. Ne soffro perché il mio background di insegnante mi spinge da sempre in quella direzione. Inoltre c’è stato un periodo in cui ho creduto di poter evolvere diventando ‘consigliera’ grazie al passare degli anni e alla saggezza che si dovrebbe acquisire con l’anzianità.

Consigliera di che? L’abisso che si scava tra le generazioni è sempre più profondo ed io ero la prima a mettere in chiaro, parlando con mia madre, che ‘i tempi sono cambiati!’ a tal punto che lei, ormai costretta in casa tra la televisione e i soliti banali pettegolezzi, non poteva rendersene conto, né tanto meno viverlo questo rinnovamento. Ora tocca a me rimpiangere un’epoca in cui all’anziano erano riconosciute la saggezza, la calma, la profondità. Non ne ho avuto esperienza diretta però. Ricordo anziani che stavano in silenzio, vivevano rimuginando forse sul loro passato e sul comportamento delle nuove generazioni, figli e nipoti compresi. E ricordo donne attempate che suscitavano la collera o almeno la disapprovazione delle donne di casa più giovani perché erano noiose, antiquate, pedanti. Ora tocca a me e mi sento offesa. Sono contenta però che la legge dello specchio mi offra la possibilità di vedere i miei difetti riflessi negli altri, di valutare le reazioni che suscitano, e al tempo stesso mi mostri – a me e a tutti, s’intende – le persone cui sono più legata come un riflesso di me stessa.

Ma cosa passa da madre a figlio? Poco, credo, almeno dal punto di vista genetico: siamo ben lontani dal cinquanta per cento!”




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