giovedì 13 gennaio 2022

Nuovo ufficio


 

 

 

Nuovo ufficio







Si respira aria nuova in ufficio: Barbara ha ora uno spazio ampio ed attrezzato dove potrà svolgere il proprio lavoro in questo delicato periodo di passaggio alla nuova mansione. E’ trascorsa appena una settimana, infatti, da quando ha ricevuto la proposta di lavorare non sul trascorso, ma sul futuro dell’azienda.

Sarebbe in grado di trovare nuovi percorsi, rapportarsi a nuovi clienti e guidare la squadra affidando a ciascuno il compito che a lei pare conforme all’indole e al ruolo che riveste in ditta?”.

Domanda difficile, ma Barbara non ha esitato: “Posso provarci”. Ed è iniziata la sua nuova avventura: si sente infatti come all’inizio di un cammino che non conosce ancora, ma che la entusiasma perché sa che è lei a scegliere.

In primo luogo esamina con cura ogni lavoro iniziato e lo porta avanti sino al punto preciso che consentirà al componente designato del suo team (come se la tira usando questa espressione anche soltanto mentalmente!) di fare il punto della situazione e procedere. Ogni cartellina la impegna per oltre due ore. In secondo luogo si dedica ogni giorno, nella fascia oraria che ritiene più lucida e produttiva, a progettare la nuova attività. Prende nota di tutto quello che le passa per la testa, perché sa già che ogni appunto andrà a collocarsi al proprio posto al momento giusto.

E’ certa di voler tentare un ampliamento verso il mercato statunitense o nordamericano in genere, ma ha bisogno di individuare quei contatti che potranno fornirle supporto. I clienti più fedeli, quelli su cui la ditta può contare da sempre, sono una dozzina: riuscirà a far emergere, attraverso i rapporti personali con le persone in cui ha fiducia, indipendentemente dal ruolo che ricoprono, eventuali aperture verso i paesi oltreoceano? Potrebbe far leva sull’interesse di entrambi e suscitare la curiosità di cui ha bisogno. Prendendo in esame ogni giorno un cliente, verificando on line lo status dell’azienda, informandosi personalmente attraverso un paio di telefonate, nel giro di un paio di settimane dovrebbe scaturirne un’idea. O, meglio, un progetto.

Lunedì si comincia!” scrive sulla sua ‘white board’ mentale. E’ infatti una lavagna bianca quella su cui intende lavorare passo dopo passo, senza mai perdere di vista l’insieme. Alle cinque, con il cuore che fa le capriole, chiude la porta dell’ufficio e si dirige verso la palestra. Qui vuole organizzare un incontro tra le ragazze e un medico per chiarire una volta per tutte le interrelazioni tra l’attività sportiva ed il ciclo mestruale. Sa per esperienza che spesso le adolescenti, pur facendo finta di niente, sono preoccupate per un ciclo troppo abbondante o troppo ravvicinato e sa bene che lo stress e l’intensa attività fisica incidono sulla regolarità delle mestruazioni. Niente di meglio, per iniziare, che una lezione frontale tenuta da un medico – meglio ancora un ginecologo – per informare. La disinformazione è presente, purtroppo, nonostante gli sforzi dei genitori e della scuola. Quanti progetti su cui lavorare! Quanta “carne al fuoco”!


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