Ronda
La casa che Alejandro ha preso in affitto con Airbnb si trova nel cuore della città. L’arrivo era previsto per le 16, ma le manifestazioni degli indipendentisti lo hanno costretto ad una lunga deviazione per uscire da Barcellona, per cui la gentile host gli ha consegnato le chiavi alle 18 o poco prima. Praticamente è già buio perché la ricerca di un parcheggio ha fatto il resto. Domattina alle 10 Alejandro dovrà presentarsi alla segreteria per confermare la sua partecipazione al corso di aggiornamento, perciò decide di prepararsi immediatamente per il riposo, rilassarsi quanto basta, sistemare abiti e cartelline, farsi una bella doccia e poi a letto!
Il sonno si fa attendere a lungo, perciò la lettura di un gradevole libro gli fa compagnia. E’ “Sulla strada giusta”, di Francesco Grandis, che gli è stato imprestato da Anna. E’ in italiano, naturalmente, ma questo gli permette di ripassare anche un po’ la lingua. Anna ne era entusiasta: aveva apprezzato la volontà di rimettersi in gioco, di ricominciare, e voleva trasmettere, proponendone la lettura ad amici e conoscenti, proprio l’entusiasmo per il cambiamento, che nella vita costituisce non un pericolo, come molti pensano, specialmente andando avanti con l’età, bensì una nuova tappa del processo di crescita personale.
Quando Alejandro si sveglia sono quasi le 8, il sole illumina le case, per cui gli viene naturale affacciarsi: quasi viene colto da vertigine per il vuoto che si spalanca sotto i suoi piedi. In realtà è ben saldo sul pavimento, ma sotto il davanzale si spalanca una voragine, una gola, una profonda impressionante spaccatura – el tajo – di cui ha sentito parlare, ma che l’ha comunque colto di sorpresa.
Decide di uscire al più presto e di fare colazione per strada, tuttavia, appena è pronto, si affaccia ancora una volta e prova un lieve senso di vertigine ed eccitazione insieme.
Anche nel sogno coinvolgente che ha fatto l’altra notte si è sentito piacevolmente eccitato per uno spettacolo naturale che gli si è offerto improvvisamente allo sguardo. Ha sognato che, mentre camminava a passo veloce lungo una strada di costa, avvicinatosi a una caletta, è rimasto come ipnotizzato da una scena e non ha potuto fare a meno di fermarsi per qualche istante ad ammirare.
Una ragazza bionda, dai capelli mossi appuntati senza troppa cura, faceva il bagno nelle limpide acque marine.
Era nuda e si integrava perfettamente in quello scenario naturale. Aveva semplicemente steso un grande asciugamano verde sulle pietre corrose dalle onde, un po’ in alto, e, uscendo dall’acqua, se lo avvolse attorno al corpo dalla carnagione chiara. Camminava sulle pietre con noncuranza, come se ci fosse abituata.
Al risveglio Alejandro si sforza di ricordare tutti i particolari sia della cala sia della donna, ripromettendosi di trovarla.
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